Girando qua e la per mantenermi aggiornata sulla situazione dei Gatti Norvegesi delle Foreste in Italia, in particolare, e in Europa, in generale, mi sono resa conto di alcune cose direi… interessanti!
Per prima cosa, saluto l’iniziativa dell’AFeF (Associazioni Feline Federate) di invitare i loro associati a testare geneticamente i loro gatti, per evitare che soggetti portatori di malattie genetiche possano riprodursi.
La lettera di accompagnamento dell’invito, inviata da Maria Grazia, dell’AFeF, dice testualmente… "nell’ambito della prevenzione delle malattie genetiche che affliggono alcune razze dei nostri gatti e per allevare in maniera consapevole e con l’obiettivo non solo di un gatto “In standard”, ma anche “In salute”, l’AFeF ha stretto una collaborazione con l’Istituto francese ANTAGENE"…
Ci tengo a sottolineare: "con l’obiettivo non solo di un gatto "in standard", ma anche "in salute". Evviva!!! Sembra che qualcosa si stia finalmente muovendo!
Sempre in quest’ambito, vorrei proporvi i risultati di una ricerca fatta da un allevatore amico: da non credere! È incredibile davvero, come le persone credono che "allevare" sia qualcosa di veramente amatoriale, alla portata di chiunque. E quando dico "chiunque" voglio dire esattamente questo!
Il dilettantismo dell’allevamento consiste nel come si tengono i gatti (pochi e molto bene!) e nel come si crescono i cuccioli (personalmente e con tutta l’attenzione che ciò richiede). Ma, per quel che riguarda a come ci si comporta sulla salute degli animali, e soprattutto a come si affronta l’arte (perché di arte si tratta!) di allevare con serietà e competenza, bisogna essere più che mai professionali!
Ora vediamo qualche dato…
Ci sono, in Italia, 102 allevamenti di Gatti Norvegesi delle Foreste. Di questi, solo 26 testano i loro gatti per la GSD-IV (la Glicogenosi del tipo IV o Glycogen Storage Disease type IV), una malattia ereditaria del metabolismo del glucosio. Solo 15 testano i loro gatti per l’HCM (la Cardiomiopatia Ipertrofica) la cui principale caratteristica è costituita da un eccessivo ingrossamento del muscolo cardiaco); e solo 11 testano i loro gatti per la PKD (la Policisti Renale) una malattia ereditaria che colpisce i reni, chiamata anche Sindrome del Rene Policistico.
E intanto la "catena di montaggio" dei cuccioli continua a funzionare a ritmo pieno: circa 135 cuccioli disponibili. Se facciamo i conti per 102 allevamenti… non sono poi così tanti!… È vero! Salvo scoprire, da un’analisi più attenta, che alcuni allevamenti hanno a disposizione circa 14 cuccioli ognuno…
14?… Sì! 14 (quattordici). E con una differenza fra le nascite, di 6 giorni a poco più di un mese per ciascun parto! Il che vuol dire 4 o 5 (quattro o cinque) femmine che hanno partorito con una differenza di giorni fra l’una e l’altra. E mi dispiace se qualcuno argomenterà che con due cucciolate da 7 gattini ognuna, se può facilmente arrivare a 14: ho controllato le date delle svariate nascite!!!
E questo si può definire "allevamento amatoriale"? Ma, cerchiamo di essere seri, tanto per cambiare! Mi verrebbe da ridere, se non fosse tragico! Soprattutto per le povere femmine e i loro cuccioli, che devono fare la gara per lo spazio vitale a cui hanno il sacrosanto diritto. Così come mi fanno pena gli eventuali incauti che si rivolgono a questo tipo di allevamento!
Non mi stupisco, perciò, che persone che hanno iniziato ad allevare anni dopo di me, siano già alla metà o alla fine dell’alfabeto (per chi sceglie una lettera ad ogni cucciolata) mentre io sono ancora alla "H".
Sono contenta di essere "lenta", molto lenta nelle nascite delle mie cucciolate. Ciò è un indicatore molto chiaro del mio speciale modo di allevare: con serietà e competenza! Nel pieno rispetto per i miei animali (che sono i miei "gatti di casa", anche se superbi Gatti Norvegesi delle Foreste di altissima genealogia) e nel pieno rispetto anche per le persone che si rivolgono a me in cerca di un "compagno per la vita"!
===================================
17/sett Ho ricevuto due commenti a questo post, entrambi già pubblicati! (Per leggere i commenti, cliccare, alla fine di questa pagina, sulla voce 2 COMMENTI).
Stranamente, ho ricevuto un terzo commento, scritto da una persona che ha preferito, però, inserirlo sul Guestbook del sito del mio allevamento. Ovviamente, per non essere il luogo adatto, non ho pubblicato il messaggio sul mio Guestbook, ma lo riportato qua, che era il luogo giusto per contenerlo.
18/sett Dopo aver pubblicato qui sul blog, il "messaggio-commento"lasciato sul mio Guestbook _ in inglese e in italiano _ e di aver risposto, ricevo oggi, questa volta sul blog (ma ancora da essere moderato, cioè, ancora non pubblicato) un commento abbastanza lungo e _ a mio parere _ sconnesso, con la richiesta di togliere l’indirizzo di email del mittente, perché l’aveva usato "per comunicarsi con me e non per renderlo pubblico". Ora, se mi scrive sul Guestbook e se io pubblico il messaggio, anche l’indirizzo di email viene pubblicato.
Di seguito, quando invio una mail direttamente alla sua posta elettronica informando che se avessi pubblicato il messaggio sul Guestbook, l’indirizzo di email sarebbe diventato pubblico, ricevo una mail di risposta, piena di virus (fortunatamente ho un antivirus da favola!) chiedendomi di cancellare tutto: dal Guestbook, che non era e non sarebbe stato mai pubblicato. E dal blog, anche se il secondo commento era ancora in fase di analisi (non pubblicato).
Più tarde, visto che lavoro in una emittente radiofonica internazionale, chiedo ad una amica madrelingua inglese di guardarmi il testo del commento inviato e la risposta è stata: "Avrebbe fatto meglio a scrivere in italiano. È scritto da qualcuno che non conosce l’inglese. Non ha senso!"
Me l’aspettavo!!!
Quindi, invio una seconda mail, chiedendo al mittente di non scrivermi più, poiché avrei inserito il suo indirizzo sul server come "posta indesiderata" e pregandolo _ perché sembra si trattasi di un "lui", anche se può aver barato pure qui _ di non immischiarsi più nelle faccende degli allevatori di Gatti Norvegesi delle Foreste.
Cancello dal mio blog il suo primo messaggio in inglese, che avevo tradotto all’italiano, non pubblico il secondo, e… lascio il suo indirizzo di email. Così magari si trova un sacco di gente che gli scriva e lo mantenga occupato. Perché tutto questo mi sembra una mossa di qualcuno a cui manca una vera e propria occupazione.
lou.dragon@gmail.com
Siccome i commenti di cui sopra parlavano di pedigree e dell’abitudine di alcuni allevatori di cedere cuccioli senza questo documento, offrendo uno sconto, vorrei approfittare l’occasione per chiarire una volta per tutte, a chi non lo sa, e non sa nemmeno dove andare a cercare, questa storia dei "prezzi" dei pedigree.
Quindi, sotto, fornisco il tariffario di alcune associazioni feline in Italia, in modo che possiate sapere come (e quanto!) siete ingannati quando vi si chiede di più per un cucciolo "con pedigree", o quando uno sconto vi è accordato per un cucciolo "senza pedigree".
ANFI (Associazione Nazionale Felina Italiana)
Pedigree richiesto entro 6 mesi dalla nascita dei cuccioli:
per gli allevatori con affisso: €15,00
per i soci senza affisso: €20,00
per i non soci: 48,00
Pedigree richiesto dopo 6 mesi dalla nascita dei cuccioli:
per gli allevatori con affisso: €30,00
per i soci senza affisso: €40,00
per i non soci: 96,00
AFeF (Associazione Feline Federate)
Pedigree a 4/5 generazioni richiesto entro 6 mesi dalla nascita dei cuccioli, con microchip:
per gli allevatori con affisso: €16,00
per i soci senza affisso: €20,00
per i non soci: 40,00
Pedigree a 4/5 generazioni richiesto dopo 6 mesi dalla nascita dei cuccioli, con microchip:
per gli allevatori con affisso: €32,00
per i soci senza affisso: €40,00
per i non soci: 80,00
AFI (Associazione Felina Italiana)
Pedigree con microchip: €19,00
FIAF (Federazione Italiana Associazione Feline)
Pedigree a 3/4 generazioni richiesto entro 6 mesi dalla nascita dei cuccioli, con microchip:
per gli allevatori con affisso: €15,00
per i soci senza affisso: €20,00
per i non soci: 40,00
Pedigree a 3/4 generazioni richiesto dopo 6 mesi e entro l’anno dalla nascita dei cuccioli, con microchip:
per gli allevatori con affisso: €30,00
per i soci senza affisso: €35,00
per i non soci: 40,00
Pedigree a 5 generazioni richiesto entro 6 mesi dalla nascita dei cuccioli, con microchip:
per gli allevatori con affisso: €15,00
per i soci senza affisso: €23,00
per i non soci: 46,00
Pedigree a 5 generazioni richiesto dopo 6 mesi e entro l’anno dalla nascita dei cuccioli, con microchip:
per gli allevatori con affisso: €32,00
per i soci senza affisso: €38,00
per i non soci: 76,00
Spero di essere stata chiara e di aver contribuito per sfatare questo strano concetto secondo il quale un cucciolo con pedigree vale di più. Cosa??? Ma se il pedigree è solo e soltanto il certificato di nascita del cucciolo! Cioè, un documento a cui sia il cucciolo stesso sia l’umano che lo adotta hanno diritto. E un diritto, per quanto ne sappia, non si rivendica, non si chiede e non si paga: SI PRETENDE!
Per concludere, vorrei parlare di qualcosa di veramente molto più seria: voglio proporvi la visione di un video più illustrativo di qualsiasi bla-bla-bla-bla…bla sugli accoppiamenti consanguinei, detti anche "in inbreeding", che puntano al perfezionamento (ma va!…) della razza… Meno male che il Gatto Norvegese delle Foreste è il risultato della selezione attuata da mamma Natura, molto più saggia e prudente degli umani che si atteggiano ad artefici di una creatura vivente!
Infatti, vediamo spesso e volentiere a cosa ci può portare l’egoismo e le assurde pretese dell’uomo, con le sue patetiche e sterili teorie che, messe in atto, provocano dolore e sofferenze ai poveri animali che hanno la sfortuna di finire nelle loro grinfie.
Cliccate qui sotto per vedere ciò che vi ho appena detto:
http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/7569521.stm
E se dopo aver visto il video volete complementare le informazioni…
http://www.gattonorvegese.com/2008/09/lestetica-colpisce-cani-con-pedigree.html
Per la serie: contro i fatti non ci sono argomenti (per più lunghi e aridi che siano!) in grado di reggere!