Terremoto: AIDAA, almeno 5 mila animali domestici vagano in queste ore

Non va dimenticata l’importanza e il contributo dei cani facente parte delle squadre di soccorso che in questi giorni hanno salvato molte vite umane.

"Sono almeno 5mila gli animali domestici che, in Abruzzo, vagano nel nulla in queste ore, a seguito del tragico terremoto dello scorso lunedì, a questi si aggiungono migliaia di animali di allevamento che si trovano in condizioni difficili e che necessitano di intervento immediato a rischio della loro vita."

Lo evidenzia l’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente (AIDAA) che "mette i propri numeri di telefono nazionale unico e quello di emergenza 39.265552051 e 02.22228518 a disposizione di chiunque abbia segnalazioni da fare su situazioni di emergenza che riguardano animali sia domestici che di allevamento sia di chiunque possa dare in qualche modo aiuto per risolvere le situazioni di emergenza che coinvolgono gli animali".

"Con il massimo rispetto delle vittime umane e di coloro che stanno operando per i soccorsi, noi vogliamo offrire il nostro piccolo contributo per salvare le migliaia di animali che in questo momento sono in difficoltà dopo il terremoto degli Abruzzi − spiega Lorenzo Croce, presidente nazionale AIDAA − e per questo mettiamo a disposizione i nostri telefoni in modo da poter incanalare le domande di soccorso ma anche le disponibilità di aiuto, che poi gireremo alle associazioni che operano sul territorio ed alle autorità competenti senza minimamente intralciare il lavoro di soccorso attualmente in corso a favore delle popolazioni civili duramente colpite." (Asca.it)

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La LAV (Lega Antivivisezione) esprime il più sentito cordoglio per le vittime, le persone ferite e tutti coloro che hanno perso animali a seguito del tragico terremoto che ha colpito l’Abruzzo e, attraverso il coordinatore regionale del servizio di guardie LAV, Paolo Migliaccio, si è messa a disposizione per prestare soccorso e aiuto agli animali, con i mezzi e le risorse umane sul territorio, e stimolando la Protezione Civile per una collaborazione a favore degli animali in difficoltà.

La LAV lancia un appello al capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, affinché le tendopoli e gli alberghi permettano alle famiglie con animali di non separarsi da loro riservando appositi spazi in modo da tenere  unite le famiglie in un momento così difficile e per evitare che i cittadini siano forzatamente costretti a compiere il reato di abbandono.

Inoltre, la LAV rivolge un appello ai cittadini affinché offrano un segno concreto di solidarietà verso chi è stato colpito da questa disgrazia, rendendosi disponibili a ospitare temporaneamente animali fino a quando le loro famiglie non saranno in grado di rispenderli con sé.

"La LAV ha deciso di stanziare 10.000 euro tratti dal fondo straordinario del 5 per Mille − dichiara Gianluca Felicetti, presidente della LAVquesto denaro servirà a sostenere le spese per interventi di primo soccorso medico-veterinario e di assistenza per mettere in salvo e assicurare cure agli animali. Le persone che vorranno offrire il loro generoso e prezioso contributo, potranno farlo attraverso una donazione sui seguenti conti correnti intestati  alla LAV: le donazioni che arriveranno saranno aggiunte allo stanziamento tratto dal 5 per Mille deciso dalla LAV."

Le donazioni potranno essere eseguite su questi due conti correnti, specificando la causale "Emergenza animali terremoto Abruzzo":

on line il modo più semplice e veloce;
– conto corrente postale intestato alla LAV, n. 24860009;
– conto bancario intestato alla LAV (Banca Polare Etica), Codice IBAN: 
   IT 16 E 05018 03200 000000501112.

Con l’encomiabile aiuto della Croce Rossa, l’Associazione animalista farà arrivare ai bambini delle zone colpite dal terremoto alcune centinaia di uova di Pasqua della LAV, affinché – pur in un così tragico momento – possano anche loro ricevere un dono e in segno di speranza perché questa esperienza così drammatica possa essere superata al più presto.

Ufficio Stampa LAV
LAV – Via Piave 7, Roma (00187)

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E ancora…

Un conto corrente bancario e un numero telefonico, per donare tramite bonifico o sms denaro utile ad aiutare gli animali feriti o malati a causa del sisma che ha colpito l’Abruzzo. È l’iniziativa delle associazioni AmiciCani, Freccia45, Chiliamacisegua, Canili Lazio, Rapid Dogs Rescue e Animali Esotici Onlus, che in una nota precisano: "Se il ricavato basterà’ a far fronte alle emergenza animali, la somma rimanente sarà interamente devoluta alla Croce Rossa Italiana a scopo umanitario."

Ecco i riferimenti per donare: IBAN: IT67 N069 3065 7800 0000 0001 218, intestato ad associazione AmiciCani, causale "donazione terremoto Abruzzo".

Sms solidale da 5 euro al numero che sarà reso noto e attivo fra poche ore.

Inoltre, Freccia45 provvederà all’invio immediato di cibo; Chiliamacisegua, Associazione Canili Lazio, Rapid Dogs Rescue e Associazione Animali Esotici Onlus offrono disponibilità per coordinare aiuti ad animali intrappolati e bisognosi della zona.

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di Carmen de Andrade Inviato su Personale

Animali viaggiano nella stiva! Ma perché?…

Da alcuni anni le compagnie aeree tendono a proibire la presenza di cani e gatti in cabina, e loro sono costretti a viaggiare in apposite gabbie. Un’esperienza che spesso può risultare traumatica

Che il cane sia il migliore amico dell’uomo, a prescindere da più o meno ricorrenti considerazioni sulla pericolosità di alcune razze (e di alcuni padroni, aggiungerei io) è cosa assodata: resta da dimostrare se l’uomo sia a sua volta il migliore amico del proprio cane.

È una domanda che mi pongo sempre quando vedo girare sul nastro di riconsegna dei bagagli, tra valigie zaini e borsoni, anche la gabbia contenente un "simpatico quadrupede" reduce da una trasvolata intercontinentale. Da un po’ di anni a questa parte le compagnie aeree tendono a limitare (se non a proibire del tutto) la presenza di animali domestici in cabina passeggeri.

Alla base di questa scelta ci sono preoccupazioni igieniche e di comfort, il timore di eventuali reazioni allergiche da parte di altri passeggeri e la difficoltà di gestione di due animali diversi, magari troppo vicini tra di loro, che rischiano di passare la notte ad abbaiare impedendo il riposo di tutti, senza contare l’impossibilità di accogliere in cabina cani di grossa taglia.

Ora, è vero che le gabbie sono perfettamente attrezzate ma la povera bestia, costretta ore ed ore in uno spazio minimo, in un ambiente buio, estraneo e pieno di rumori e odori strani, con valori di pressione e umidità ai quali non è abituata (la temperatura no, quella ci pensiamo noi a regolarla a dovere) non vive certo la migliore delle esperienze.

E infatti dentro a quelle gabbie si vede di tutto: c’è il cane che, totalmente prostrato, giace come morto in mezzo ai suoi stessi escrementi e quello che si scaglia ringhiando e sbavando contro le sbarre che lo chiudono, il cucciolo che ulula disperatamente e quello che cerca di spingere il muso fuori ad elemosinare conforto e carezze da chiunque veda.

Un mio collega, che di cani ne ha tre, sostiene che bisognerebbe far viaggiare in stiva anche il padrone (in fondo le condizioni per la sopravvivenza ci sono tutte), per fargli capire quale tortura il suo "amico" sia costretto a sopportare.

Io non mi sento certo di sottoscrivere questa soluzione estrema, ma se il cane fosse mio ci penserei due volte prima di sottoporlo a un trauma del genere. (Pietro Pallini in Repubblica.it)

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di Carmen de Andrade Inviato su Viaggi